Tutto ciò con il pieno rispetto del linguaggio nativo cellulare utilizzato dagli esseri viventi.
Queste macchine sono strumenti in grado di modificarsi in funzione alla ricettività e al grado di risonanza stabiliti in maniera differente per ciascun individuo.
Nasce quindi il KARNAK Sensore, uno strumento in grado di rilevare gli squilibri biofrequenziali cellulari, cerebrali e organici in atto nell’organismo vivente, senza alcun tipo di contatto.
Lo strumento individua in modo selettivo le attività elettromagnetiche cerebrali e cellulari deficitarie e attive che stanno alla base del funzionamento e mantenimento dei sistemi vitali e riparatori dell’organismo.
Peculiarità del KARNAK Sensore è di rimanere esclusivamente in ascolto delle vibrazioni generate dagli esseri viventi, senza emettere alcun segnale.
A questo strumento deve aggiungersi anche il KARNAK Rigeneratore, uno stimolatore biofrequenziale in grado di attivare nella persona quelle biofrequenze necessarie a ristabilire un’armonia e riequilibrio individuali, attivando il tipo di informazioni che il corpo utilizza per stimolare e riequilibrare l’attività dei propri sistemi vitali e funzionali.